Aosta tipica
Aosta tipica
Tradizioni conservate gelosamente
Dall’artigianato all’architettura tradizionale, dalle regine alle sagre: Valle d’Aosta è ricca di tradizioni gelosamente conservate e tramandate.
Anche Aosta, benché centro vita amministrativa della Regione Autonoma, non fa eccezione, e sotto la modernità cela un “cuore” fatto di antichi saperi e cultura rurale.
La Fiera di Sant’Orso è una celebrazione della creatività e dell’industriosità delle genti di montagna e un grande evento popolare in cui si manifestano le caratteristiche proprie dell’identità valdostana.
Nel Medio Evo la fiera si svolgeva nel Borgo di Aosta, in quell’area circostante la Collegiata che porta il nome di Sant’Orso. Racconti leggendari narrano che tutto ha avuto inizio proprio di fronte la chiesa dove il Santo, vissuto anteriormente al IX secolo, sarebbe stato solito distribuire ai poveri indumenti e “sabot”, tipiche calzature in legno ancora oggi presentate alla fiera.
Ora è tutto il centro cittadino a essere coinvolto nella manifestazione, all’interno e a fianco della cinta muraria romana.
In fiera sono presenti tutte le attività tradizionali: scultura e intaglio su legno , lavorazione della pietra ollare, del ferro battuto e del cuoio tessitura del drap (stoffa in lana lavorata su antichi telai di legno), merletti, vimini, oggetti per la casa, scale in legno, botti…
La visita alla fiera di Sant’Orso è perciò un’esperienza straordinaria e indimenticabile, da vivere con intensa partecipazione emotiva. Infatti, non è tanto l’aspetto commerciale che spinge gli espositori a partecipare alla fiera, quanto il desiderio di uscire dal proprio laboratorio per cercare il contatto con un pubblico che sa apprezzare il lavoro di qualità e la creatività, frutto di tradizioni che hanno radici secolari. Allo stesso modo, chi visita la fiera non lo fa solo alla ricerca di un buon acquisto, magari utile nella pratica quotidiana, o di un oggetto di qualità per abbellire la casa, ma anche per “respirare” un’atmosfera unica.
La fiera di Sant’Orso è anche musica e folklore, e l’occasione per degustare vini e prodotti tipici della Valle d’Aosta.
Il padiglione enogastronomico ospita infatti le produzioni agroalimentari tipiche della Regione.
La festa popolare culmina nella “Veillà”, la veglia nella notte fra il 30 e 31 gennaio, che vede le vie del centro cittadino illuminate e piene di gente fino all’alba.
www.lovevda.it/it/banca-dati/2/artigianato-fiere-mercatini/aosta/fiera-di-sant-orso/24090
Due i gruppi folkloristici cittadini.
Il gruppo Traditions Valdôtaines è stato fondato nel 1949 come sezione corale del “Comité des Traditions Valdôtaines” (1948), con lo scopo di ricercare, conservare e diffondere il folclore valdostano caratterizzato da un ricco bagaglio culturale e di tradizioni.
comitedestraditionsvaldotaines.com
Più recente – 62 candeline spente – è il gruppo La Clicca di Saint-Martin, il cui elemento caratterizzante è il “Fleyé” o “Fléau”, strumento a percussione in legno nato all’interno della Clicca nel 1960 per accompagnare il suono melodico delle fisarmoniche.
laclicca.com